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Приключения Пиноккио. История деревянной куклы. Уровень 1 / Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino
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Карло Коллоди

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Allora e entrato in bottega un vecchietto tutto arzillo, il quale aveva nome Geppetto; ma i ragazzi del vicinato lo chiamavano col soprannome di Polendina [10] , a motivo della sua parrucca gialla, che somigliava moltissimo alla polendina di granturco.

Geppetto era bizzosissimo. Guai [11] a chiamarlo Polendina! Diventava subito una bestia.

– Buon giorno, mastr’Antonio, – ha detto Geppetto. – Che cosa fate per terra?

10

Polendina – архаичная форма слова «polentina» – полента

11

Guai — Горе тому

– Insegno l’abaco alle formicole.

– Buon pro vi faccia.

– Chi vi ha portato da me, compare Geppetto?

– Le gambe. Sappiate, mastr’Antonio, che sono venuto da voi, per chiedervi un favore.

– Eccomi qui, pronto a servirvi, – ha replicato il falegname, rizzandosi su i ginocchi.

– Stamani m’e piovuta nel cervello un’idea [12] .

– Sentiamola.

– Ho pensato di fabbricare un bel burattino di legno: ma un burattino meraviglioso, che sa ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali. Con questo burattino voglio girare il mondo, per buscarmi un tozzo di pane e un bicchiere di vino: che ve ne pare?

12

m’e piovuta nel cervello un’idea – мне пришла в голову одна мысль

– Bravo Polendina! – ha gridato la solita vocina.

A sentirsi chiamare Polendina, compare Geppetto e diventato rosso come un peperone dalla bizza, e voltandosi verso il falegname, gli ha detto imbestialito:

– Perche mi offendete?

– Chi vi offende?

– Mi avete detto Polendina!..

– Non sono stato io.

– Sta’ un po’ a vedere che saro stato io! Io dico che siete stato voi.

– No!

– Si!

– No!

– Si!

E riscaldandosi sempre piu, sono venuti dalle parole ai fatti, si graffiavano e si mordevano.

Finito il combattimento, mastr’Antonio si e trovato fra le mani la parrucca gialla di Geppetto, e Geppetto si e accorto di avere in bocca la parrucca brizzolata del falegname.

– Rendimi la mia parrucca! – ha gridato mastr’Antonio.

– E tu rendimi la mia, e rifacciamo la pace.

I due vecchietti hanno stretto la mano e hanno giurato di rimanere buoni amici per tutta la vita.

– Dunque, compar Geppetto, – ha detto il falegname in segno di pace fatta – qual e il piacere che volete da me?

– Vorrei un po’ di legno per fabbricare il mio burattino; me lo date?

Mastr’Antonio, tutto contento, e andato subito a prendere sul banco quel pezzo di legno. Ma quando era li per consegnarlo all’amico, il pezzo di legno ha dato uno scossone e e andato a battere con forza negli stinchi del povero Geppetto.

– Ah! gli e con questo bel garbo, mastr’Antonio, che voi regalate la vostra roba? Mi avete quasi azzoppito!..

– Vi giuro che non sono stato io!

– Allora saro stato io!..

– La colpa e tutta di questo legno…

– Lo so che e del legno: ma siete voi che me l’avete tirato nelle gambe!

– Io non ve l’ho tirato!

– Bugiardo!

– Geppetto non mi offendete; se no vi chiamo Polendina!..

– Asino!

– Polendina!

– Somaro!

– Polendina!

A sentirsi chiamar Polendina, Geppetto si e avventato sul falegname.

A battaglia finita, mastr’Antonio si e trovato due graffi di piu sul naso, e quell’altro due bottoni di meno al giubbetto. Hanno pareggiato in questo modo i loro conti, si sono stretti la mano e hanno giurato di rimanere buoni amici per tutta la vita.

Intanto Geppetto ha preso con se il suo bravo pezzo di legno, ha ringraziato mastr’Antonio, e ritornato zoppicando a casa.

3

Geppetto, tornato a casa, ha cominciato subito a fabbricarsi il burattino e gli ha messo il nome di Pinocchio. Prime monellerie del burattino

La casa di Geppetto era una stanzina terrena. La mobilia non poteva essere piu semplice: una seggiola cattiva, un letto poco buono e un tavolino tutto rovinato. Nella parete di fondo si vedeva un caminetto col fuoco acceso; ma il fuoco era dipinto, e accanto al fuoco c’era dipinta una pentola che bolliva allegramente e mandava fuori una nuvola di fumo.

Appena entrato in casa, Geppetto ha preso subito gli arnesi e si e posto a fabbricare il suo burattino.

– Che nome gli mettero? – ha detto fra se e se [13] . – Lo voglio chiamare Pinocchio. Questo nome gli portera fortuna.

Quando ha trovato il nome al suo burattino, allora ha cominciato a lavorare, e ha fatto subito i capelli, poi la fronte, poi gli occhi.

Figuratevi la sua meraviglia quando si e accorto che gli occhi si movevano e che lo guardavano.

13

ha detto fra se e se – сказал он сам себе

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